San gregorio taumaturgo |
Padre della chiesa d’oriente e d’occidente |
“Accurrite Gentes, venite Fideles Et mira Gregorii audite, cantate”
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“Si vultis prodigia, Doemones fugiunt, Mortui resurgunt, Odia fugantur”
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Il “Simbolo” o “Esposizione della fede” di Gregorio il Taumaturgo
“Non c’è che un solo Dio, il Padre del Verbo vivente, che è la sua Sapienza e la sua Potenza sussistenti e la sua Immagine eterna: perfetto generatore del perfetto generato, Padre del Figlio unico. Non c’è che un solo Signore, Unico dall’Unico, Dio da Dio, Figura (character) e Immagine della Divinità, Verbo efficiente, Sapienza che abbraccia l’insieme dell’universo e Potenza che riassume tutta la creazione, vero Figlio del vero Padre, Invisibile dall’Invisibile, Incorruttibile dall’Incorruttibile, Eterno dall’Eterno. E non c’è che un solo Spirito Santo, che ha la sua sussistenza da Dio, manifestato dal Figlio agli uomini: Immagine del Figlio, Immagine perfetta del Perfetto, Vita, causa della vita, Fonte santa, Santità che dà la santificazione, Colui nel quale si manifesta Dio Padre, che è al di sopra di tutti e in tutti, e Dio Figlio che è attraverso tutti. Esiste una Trinità perfetta, in gloria, eternità e maestà, che non è né divisa né spartita. Perciò non si trova nella Trinità nulla di creato o di schiavo. E nulla c’è neppure di sopraggiunto, come se non vi fosse esistito prima e vi fosse stato introdotto in seguito. Così il Figlio non mancò mai al Padre, né lo Spirito al Figlio, ma la stessa Trinità è sempre sussistita senza variazioni e senza mutamenti”.
San Gregorio Taumaturgo, Il Simbolo o Esposizione della fede: vedi Route de Journal, Enchiridion Patristicum, n. 611; traduzione italiana in J. Quasten, Patrologia, vol. I, Marietti, Casale 1967, p.389.
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A cura di Domenico Condito |