“Accurrite Gentes, venite Fideles

Et mira Gregorii audite, cantate”

 

 

 

 

San gregorio taumaturgo

Padre della chiesa d’oriente e d’occidente

“Si vultis prodigia,

Doemones fugiunt,

Mortui resurgunt,

Odia fugantur”

 

 

 

 

A cura di Domenico Condito

Preziosa croce pettorale-reliquaria con le immagini della Madre di Dio in atteggiamento ieratico, di San Gregorio Taumaturgo (a destra, nella foto) e di San Basilio. Le figure sono identificate da scritte in greco bizantino. Il reperto, proveniente da Costantinopoli, risale alla prima metà dell’XI secolo, e fa parte della celebre Collezione Stoclet del British Museum di Londra.

Foto: www.britishmuseum.org - © Trustees of the British Museum

           Presentiamo un’ampia e dettagliata bibliografia sulla vita, le opere e il culto di San Gregorio Taumaturgo. Si tratta del primo contributo di questo sito all’allestimento di un indice bibliografico il più possibile completo e aggiornato. 

           Il nostro aggiornamento fa seguito alla recente pubblicazione degli Atti del Convegno di Studio: Il giusto che fiorisce come palma - Gregorio il Taumaturgo fra storia e agiografia, tenutosi a Stalettì (Catanzaro) nei giorni 9 e 10 novembre 2002.

           Il prezioso volume, curato da Benedetto Clausi e da Vincenza Milazzo, “viene a colmare una annosa lacuna negli studi sull’antico cristianesimo: sinora infatti non era stata mai tentata l’analisi complessiva dei vari aspetti della personalità di Gregorio, poi detto il Taumaturgo, e dei connessi problemi di ricostruzione storica, nonostante la sua statura di evangelizzatore, a metà del III secolo, del Ponto, nonché di scrittore e vescovo, la cui fama, grazie anche agli strepitosi prodigi operati, presto aveva varcato i confini della regione per diffondersi a Oriente e Occidente” (Emanuela Prinzivalli, Università di Roma “La Sapienza”). Gli Atti del Convegno di Stalettì, pubblicati dall’Institutum Patristicum Augustinianum, costituiscono la principale referenza bibliografica di www.sangregoriotaumaturgo.it.

 

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“Come una scintilla, dunque,

immessaci nel cuore,

da una parte, ardeva, avvampava in noi

l’amore verso il Verbo santo, amabilissimo, che alletta tutti sommamente con la sua ineffabile bellezza, dall’altra, verso quest’uomo

suo amico e interprete”

 

Gregorio il Taumaturgo, Discorso a Origene, trad., introd. e note di E. Marotta, Roma 1983, 66.